In questi giorni si è conclusa la personale presso la galleria 3D di Mestre e le tavole delle città venete sono partite verso Rivarolo Canavese (TO) presso lo spazio Casa Toesca, una splendida dimora settecentesca dove saranno esposte per il pubblico piemontese a partire da domani 3 dicembre.Quindi, adesso, il nostro staff può concentrarsi sul secondo ciclo di incisioni.
Stavolta ritorno alla mia terra e ho deciso di realizzare le città barocche del Val di Noto, ovvero Siracusa, Scicli, Ragusa, Catania, Noto, Modica, Militello Val di Catania, Caltagirone e Palazzolo Acreide.
Sto partendo da Siracusa e dalla ricerche fatte finora è incredibile constatare come la città in epoca greca fosse una vera e propria metropoli! La cinta muraria si estendeva per quasi 28km, la famosa pentapoli, suddivisa in cinque quartieri: Ortigia, Akradina, Neapolis, Tyche ed Epipole. L'area monumentale comprendeva il teatro, qui nacque la commedia con Epicarmo, l'agorà, l'ara di Ierone; la fonte Aretusa e il tempio di Apollo in Ortigia, primo tempio in pietra dell'occidente greco, del VI sec. a.C., le latomie, le cave di pietra da cui veniva estratto il materiale per costruire la città... doveva essere un brulicare di vita.
Siracusa era uno dei porti principali del Mediterraneo, qui nel III sec. a. C. venne costruita la più grande nave in assoluto, primato mantenuto fino all'avvento delle moderne navi in ferro nella seconda metà dell'ottocento.
Dalla parte di terra la città era protetta dal castello Eurialo, ingegnoso ed inespugnabile sistema difensivo: il dedalo di percorsi sotterranei permetteva ai siracusani di sorprendere alle spalle eventuali assalitori.
Ingegnosi i siracusani, senza dubbio, non dimentico che la città ha dato i natali al grande Archimede, nome leggendario di uno straordinario inventore, erudito e matematico.
Con l'arrivo degli arabi nel IX la città perde il suo ruolo di capitale dell'isola a favore di Palermo e si riduce alla sola isola di Ortigia.
Qualche traccia è ancora visibile, ma il grosso non c'è più: gran parte delle pietre dei monumenti del passato vennero utilizzate per rinforzare le mura sotto l'incalzare della minaccia turca nel XVI sec.. Erano lì a disposizione, belle pronte, già tagliate... non ci hanno pensato due volte a destinarle ad altro uso e la Soprintendenza ancora non esisteva. Nei prossimi giorni posteremo altri aggiornamenti sul nostro lavoro, magari dandovi qualche curiosità sulle altre città del Val di Noto e qualche foto dei nostri disegni preparatori.
ENGLISH VERSION
In these days my personal exhibition in 3D Gallery, Mestre, finished and the pieces departed to Rivarolo Canavese (near Turin), in the beautiful Casa Toesca, a building of the XVIII sec.. There will be at disposal for the audience from the 3rd December.
So now, our staff con concentrate to the second cycle of pieces.
This time I come back to my land, Sicily. I decided to dedicate my works to the baroque cities of the Val di Noto, Sicily: Syracuse, Scicli, Ragusa, Catania, Noto, Modica, Militello Val di Catania, Caltagirone and Palazzolo Acreide.
I started this collection with Syracuse. I made some researches and it's incredible to realize how this town was a real metropolis during Greek time.
The walls were almost 28 km long, the famous pentapolis, divided into five districts: Ortigia, Akradina, Neapolis, Tyche and Epipole. The monumental area is full of marvellous buildings like the theatre - here the comedy was born with Epicarmo - the agorà, Ierone's altar, Aretusa's fountain and Apollo's temple in Ortigia. This is the first temple of the West made of stone in the IV sec. b.C.. Then, inside the walls there were also the Latomie (the stone quarries) whose stones were used to build the city.... Syracuse was, doubtless, full of life.
It was one of the principal Mediterranean harbours. Here in the III sec. b.C. was built the biggest ship of the world, this record was mantained till the second half of XIX sec.
From the earth side, the city was defended with Eurialo Castle, a clever and unconquerable defence system: the maze of underground paths allowed the inhabitants of Syracuse to surprise the enemies at their back.
The inhabitants of Syracuse were indeed ingenious. We can not forget that this is Archimede's city, a legendary name, an extraordinary erudite, inventor, mathematician.
With the arrival of Arabian people in the IX sec. a. C., Syracuse lost its role of main city of the island, Palermo was the new capital and the territory of the town is the sole Ortigia island.
We can see nowadays traces of this great ancient past, but the most is lost: many stones of the monuments were used to reinforce the walls when Turkish people tried to invade Sicily in the XVI sec. a.C.. The stones were already cut and the Authority preserving the Cultural Heritage didn't exist, so the inhabitants took them easily for other purpose.
In next days we'll post other updates related to our job, we will show you other curiosities related to the Val di Noto and some pictures of our preparatory drawings.
martedì 2 dicembre 2014
Nuovi progetti, ritorno alle origini.
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